Carta, che passione
Una rivista di carta offre un’esperienza unica e tangibile che virtualmente non si può replicare con altrettanta pienezza e piacere sensoriale: toccare, sfogliare e conservare un magazine cartaceo è qualcosa che ancora oggi affascina i lettori.
Cover Extracampus n.3 2024
Ecco perché ci sono enti pubblici e aziende private che continuano a investire nel progetto e nella produzione di stampati tipografici di alta qualità. In fatto di design, la copertina rappresenta il biglietto da visita del magazine e può fare la differenza, invitando il lettore potenziale a fermarsi e a curiosare, scorrendo l’indice o anche solo sfogliando senza seguire un ordine sistematico.
Come accade quando vaghiamo in libreria perdendoci fra espositori pieni di volumi, anche nel caso delle riviste una copertina ben congeniata arriva dritta al cuore e può avere un impatto decisivo, quasi come lo sguardo di una persona al primo incontro.
Tips di cover design
Per creare copertine che se la cavino con disinvoltura nel difficile mercato dell’attenzione, alcune linee guida progettuali sono irrinunciabili.
- Selezionare immagini di qualità, coinvolgenti, che facciano scattare associazioni di idee, emozioni, sentimenti e valori, proprio come i manifesti (grafici e programmatici): speranza, tenerezza, stupore, empatia, provocazione, contrasto, ispirazione, forza, poesia… L’importante è che si tratti di una scelta coerente e consapevole. Talvolta un dettaglio macro o due visual che creano contrasto hanno un potenziale semantico più forte di una foto di insieme, pertinente ma didascalica. Naturalmente ogni regola ha la sua eccezione e può capitare anche un’immagine descrittiva a forte impatto, come gli scatti migliori dei reporter.
- Scrivere titoli e strilli sintetici, chiari e accattivanti.
- Usare i colori in modo strategico per creare un’atmosfera che accosti messaggio visivo e verbale o per analogia o per contrasto, in modo da creare una reazione intensa.
- Lavorare con attenzione sulla scelta dei caratteri tipografici come si fa per un’affissione, nel caso di una gabbia libera, oppure usare la ripetizione come punto di forza, nel caso di un format vincolante, variando in modo inaspettato sugli accostamenti di parole ed elementi visivi.
Copertina Extracampus, n.2 2023
Per chi è solito progettare siti web e strumenti di comunicazione digitale, tornare alla carta e al profumo di inchiostro tipografico è un’avventura emozionante, bellissima.
Anche scegliere il tipo di carta e la tecnica di stampa più adatti al prodotto è molto importante, perché il risultato della produzione è parte integrante dell’esperienza di lettura e delle sensazioni che trasmette l’oggetto: lucido/opaco, porosità o effetto seta, bianco neve o avorio: le sfumature sono tante e ciascuna ha un suo perché e comunica attraverso il tatto e la vista un posizionamento di immagine e un destinatario ideale, optando in modo mirato a soluzioni classiche, eco, hi-tech…
Il ritmo di una sequenza che funziona è fluido e inaspettato
Se ti è venuta voglia di sfogliare, ti proponiamo Extracampus, l’ultimo magazine che abbiamo curato per Upo Università del Piemonte orientale. Questo numero è dedicato ai progetti dei giovani ricercatori, nel contesto del Bando di Ricerca UPO 2022, cofinanziato dal “Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma nazionale per la ricerca – PNR” Next Generation EU e dal contributo della Compagnia di San Paolo.
Dalla copertina all’ultima pagina, gli articoli scorrono lungo un percorso movimentato di doppie più fitte e pagine dai bianchi ariosi, di calma meditazione. La sequenza è attraversata da un ideale “nastro” di parole chiave che portano in primo piano i temi di ricerca.
Il progetto e l’impaginazione del numero li ha curati Roberta Dri mentre io mi sono occupata della cura redazionale. È vero, abbiamo detto che la carta è più intrigante, ma non potendotela offrire qui… Buona lettura anche online!