Torna StemDays Torino, il camp delle ragazze

StemDays ha spaccato! Dopo il successo delle prime due edizioni, il camp delle ragazze torna per il terzo anno con una proposta di laboratorio ben rodata e una gran voglia di conoscere le nuove candidate.

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Un programma appassionante 

Hai 16 o 17 anni e vai a scuola a Torino? Se ti piace la tecnologia e cerchi un’attività valida per il PCTO, entra in laboratorio e metti in gioco il tuo potenziale nerd! No, non serve per forza avere informatica o matematica come materie di indirizzo, StemDays cerca ragazze che provengano da tutte le scuole superiori, nessuna esclusa, purché curiose del mondo digitale e desiderose di intraprendere una nuova avventura.

Come nasce l’iniziativa. E perché

StemDays è un’esperienza immersiva che dà spazio al lato nerd delle ragazze partendo dalla percezione di sé e dei propri talenti. Il primo passo per affrontare con spirito libero e consapevolezza le opportunità formative post diploma è un bellissimo laboratorio di empowerment, che rafforza l’autostima e le ambizioni delle ragazze.

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Lavorare per le ragazze e per un futuro sostenibile

Colmare il gender gap nella realtà viva della società, dalla scuola al lavoro, è una conquista che richiede un’imponente opera di sensibilizzazione. Più si è giovani e più si rivelano efficaci gli interventi che portano a riconoscere e contrastare la disparità.

Da queste premesse prende vita StemDays il camp delle ragazze, un percorso formativo gratuito di 10 giorni, lanciato e sostenuto dalla Fondazione Human+ per le scuole superiori di secondo grado di Torino Città metropolitana.

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Agli StemDays si impara facendo e la fiducia nelle proprie possibilità cresce in parallelo all’esperienza, nell’intreccio di laboratori tecnologici e sessioni di confronto che svelano gli stereotipi di genere, anche i più nascosti.

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Logo, naming e parole chiave del progetto

Rivolgendosi alle teenager l’immagine di StemDays è giocosa. Il nome sottolinea il respiro del progetto, il logo ne svela il carattere. StemDays: i giorni delle Stem, al plurale. Infatti, le partecipanti trascorrono insieme due settimane intense lavorando con startupper, esperti ed esperte di formazione, empowerment, AI, coding, schede Arduino, droni e stampa 3D.

La palette colori è squillante, vitaminica, senza connotazioni di genere.

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Cinque parole chiave ispirano la strategia di comunicazione, elaborata a quattro mani con la committenza: parità, positività, possibilità, slancio, gioco di squadra.

Il tono di voce del progetto è energizzante. Il claim È nata una Stem! suona come un augurio, un inizio, un evviva rivolto alle ragazze. Lo stesso spirito si ritrova nel naming dei project work tecnologici.

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La robottina: favicon, pittogramma, voce e mascotte degli StemDays

Dai reportage delle prime edizioni all’apertura delle candidature per il 2023, robottina è portavoce degli StemDays: compare sul sito, su Instagram, Facebook, Youtube, oltre che su t-shirt e borse di tela. Talvolta prende la parola e spesso coinvolge le ragazze, incoraggiandole nel corso di quest’avventura della creatività e dell’innovazione.

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